Comunicato stampa – 13 luglio 2008
FOLLONICA, LA
TUTELA DELL’ACQUA E GLI INCIVILI
Arriva
l’estate e si ripresenta in tanti Comuni il dramma del rifornimento idrico.
Durante
l’inverno alcuni sindaci “dormono”, non affrontano per tempo il problema
inerente l’aumento della popolazione (in alcuni comuni si decupla) e le
relative esigenze di avere l’acqua potabile a disposizione.
Nessuna
programmazione e .. si svegliano in estate .. di sobbalzo … perchè il cittadino comincia ad agitarsi e urlare
perché gli viene a mancare un elemento base del vivere civile. Ancora più
incavolato se ha preso in affitto a 3.000 euro il mese un appartamento.
Per
detti sindaci si ripete il solito canovaccio: emanano chiacchiere in modo che
il tempo passi e si arrivi indenni alla fine dell’estate. Nel frattempo razionano
l’acqua scatenando tra i cittadini la caccia all’uomo: quello che, dannato lui,
utilizza l’acqua per salvare il giardino e le piante dal torrido quotidiano.
Non
ci crederete ma a farne le spese, in detti casi, sono sempre gli agenti della
Polizia Municipale che sono chiamati a raffica per fronteggiare tantissime
situazioni di scontro “sociale” nelle quali è difficile poi capire chi ha ragione
o torto.
Nel
caso dell’articolo apparso sul IL TIRRENO, domenica, 13 LUGLIO 2008, Pagina 11 – Grosseto “Esasperati
i residenti di via della Pace e via Europa denunciano sprechi e invitano il
sindaco a muoversi. Camperisti poco osservanti delle regole imposte a tutti.” Ecco
che il canovaccio si ripete: la confusione e la “caccia alle streghe” diretta
verso “gli stranieri” che prendono l’acqua dalle fontanelle.
A
questo proposito chiariamo che tutte le fontanelle devono versare acqua anche
quando sono chiuse e questo per evitare un inquinamento indiretto. Per quando
detto non chiamate il Comune se le vede sgocciolare abbondante: devono rimanere
“aperte 24 ore su 24” e non sono certo 50 litri per impedire l’inquinamento
indiretto oppure i 50 litri presi per rifornire il serbatoio di una autocaravan
che fanno la differenza in un Comune di migliaia di abitanti.
Specialmente
d’estate ricordate che si perdono dai 5 ai 10 litri solo una doccia che non
viene chiusa quando ci si insapona e se questo lo moltiplicate per 10.000
(turisti in albergo o in affitto e residenti) potete vedere come il
rifornimento alle autocaravan non è un problema.
Inoltre,
vale ricordare che il diritto a prelevare acqua dalle fontanelle è
indiscutibile e può essere regolamento solo in modo temperale per consentire a
tutti di non aspettare 10 minuti per poterne berne un sorso. Si può anche limitarne
la quantità prelevata ma in termini “divieto di allacciamento alle autobotti”
come avviene nel Sud perché si tratta di un minimo di 5.000 litri e di occupare
una fontana per ore impedendone la fruizione ai cittadini.
Riguardo
agli abusi che si addebiterebbero alle famiglie che utilizzano l’autocaravan
sicuramente non sono fantasie ma ricordiamo che tali comportamenti sono
sanzionati dalle normative che esistono e che i pochi agenti della Polizia
Municipale sono incaricati di applicare.
Diverso
e inaccettabile è che un comportamento incivile di un singolo sia esteso a
tutta una categoria, cioè a tutti le famiglie che viaggiano in autocaravan.
Concludendo,
i cittadini devono sempre ricordare che l’acqua da loro utilizzata in tutta
Italia è solo il 5% perché il 95% dell’acqua è invece utilizzata per
l’agricoltura e l’industria. È in detti settori che il Governo deve intervenire
per impedire lo sperpero di tale bene prezioso.
Il
cittadino, mettendo in campo tutti i risparmi possibili può incidere in modo modestissimo
in quanto il risparmio avviene solo sul 5% del totale. Ovviamente, non per
questo il cittadino non deve mettere in campo ogni risparmio nell’uso
dell’acqua.
Il
cittadino è necessario che si arrabbi e intervenga per chiedere al Governo, ad
esempio, di far pagare salatissimo o bloccare il consumo di acqua per delle
coltivazioni che, essendo innaturali per i nostri territori, richiedono
tonnellate d’acqua oppure per far
pagare salatissima l’acqua o non fornirla alle industrie che utilizzano l’acqua
in modo massiccio per produrre materiali che non sono strategici per il Paese e
per i cittadini.
Pier Luigi Ciolli
Associazione Nazionale
Coordinamento Camperisti
posta
al seguente indirizzo: via San Niccolò, 21 - 50125
Firenze
telefoni: 055 2340597 - 328 8169174
e-mail
a: info@coordinamentocamperisti.it
telefax
al numero: 055 2346925
inCAMPER è rivista dal 1988
Oltre 200.000 copie inviate nel 2007
www.coordinamentocamperisti.it
www.perlasicurezzastradale.org
IL TIRRENO
DOMENICA, 13
LUGLIO 2008
Pagina 11 – Grosseto
Esasperati i residenti di via della Pace e via Europa denunciano sprechi
e invitano il sindaco a muoversi. Camperisti poco osservanti delle regole
imposte a tutti.
FOLLONICA.
Se l’acqua è un bene prezioso, specialmente a Follonica,
bisognerebbe anche controllare l’uso. Esasperati i residenti di via della Pace
e via Europa, che da anni assistono impotenti alla sfilata di camper e roulotte
che in estate quotidianamente utilizzano l’acqua come pare a loro. «Dopo aver
letto i cartelli di divieto di sosta e campeggio ad ingresso città sembra che
via della Pace e via Europa non facciano parte di Follonica - scrivono i
residenti - sarebbe cosa apprezzabile che il sindaco dimenticasse per un’ora
ippodromi e cavalli e facesse un salto nel piazzale di via della Pace, proprio
dietro alle fontanelle del Fiora, che distribuiscono acqua preziosa e costosa
gravante in tutto sulle spalle dei cittadini follonichesi che, per altro,
devono osservare drastiche ma giuste limitazioni nella quantità dell’approvvigionamento
da quei rubinetti. In questa zona specialmente durante i week end, in barba ai
divieti, fanno sosta numerosi camper i cui occupanti riempiono, addirittura con
tubi di gomma collegati alle fontanelle, i capienti depositi, fanno abluzioni
mattutine e del dopo spiaggia lasciando anche le cannelle aperte. Infine, oltre
alle stoviglie, spesso lavano anche il sedere dei figli piccoli in barba
all’igiene». Inoltre, dicono i residenti, il parcheggio è da tempo un deposito
di mezzi incidentati, vecchi camper e vecchi furgoni, deposito di merce e
dormitorio per venditori extracomunitari. Poca attenzione viene lamentata anche
per il prato adiacente, compreso fra via della Pace, via Europa e la Gora delle
Ferriere, transennato con limitazioni posticce che non impediscono di
raggiungere la zona spesso utilizzata da coppie, più o meno regolari, che
lasciano sul prato rifiuti tutt’altro che igienici. Michele Nannini